Modena Volley: venerdì 30 agosto allenamento al PalaPanini con Reggio Emilia a porte aperte, ecco l’elenco completo delle “sfide” precampionato
Continua senza sosta la preparazione di Modena Volley verso la nuova stagione. In attesa del primo impegno ufficiale, in programma domenica 29 settembre a Piacenza, la squadra di Alberto Giuliani disputerà numerosi allenamenti congiunti a partire da venerdì 30 agosto con Reggio Emilia. Tutte le “sfide” casalinghe saranno aperte al pubblico che potrà entrare dalla scalinata posta a sinistra dell’atrio del PalaPanini.
Prosegue inoltre la campagna abbonamenti: è possibile sottoscrivere la tessera stagionale presso gli uffici del PalaPanini da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 (anche nel giorno degli allenamenti congiunti) o online su www.vivaticket.it
Questo l’elenco degli allenamenti congiunti:
Venerdì 30 agosto, inizio riscaldamento ore 17: Modena Volley – Reggio Emilia
Mercoledì 4 settembre, inizio riscaldamento ore 16: Modena Volley – Piacenza
Sabato 7 settembre, inizio riscaldamento ore 16: Piacenza – Modena Volley
Mercoledì 11 settembre, inizio riscaldamento ore 17: Milano – Modena Volley
Sabato e domenica 14-15 settembre: Torneo di Montichiari (quadrangolare ufficiale con Piacenza, Trento e Verona), prima sfida sabato ore 20 con Trento
Mercoledì 18 settembre, inizio riscaldamento ore 16: Modena Volley – Padova
Sabato 21 settembre ore 17: Lube – Modena Volley (a San Severino Marche)
Filippo Federici: "Contenti di ricominciare, voglio fare una bella stagione e lasciarmi alle spalle gli infortuni" Silvester Meijs: "Sono felice di essere a Modena, voglio dare il massimo e ambientarmi presto in Superlega"
Prosegue la preparazione fisica di Modena Volley, con la squadra che questa mattina ha svolto una sessione di allenamento in palestra e piscina presso il club David Lloyd di Modena, dove anche la settimana scorsa i gialloblù hanno trascorso alcune giornate di lavoro. Al termine dell’allenamento il libero Filippo Federici e il palleggiatore Silvester Meijs hanno fatto il punto della situazione.
“Questa preparazione sta andando bene – spiega Federici – siamo felici di ricominciare e questo è il momento in cui si sceglie come approcciare la stagione. Noi l’abbiamo fatto all’insegna del sorriso e del sudore, i nuovi compagni si stanno ambientando di giorno in giorno. Sicuramente mi aspetto tanto da me quest’anno, spero di poter dimenticare la stagione scorsa che è stata complicata perché non ho mai avuto continuità a causa degli infortuni. La nostra linea di ricezione ha qualche nuovo innesto come Gutierrez, ma con Rinaldi e Davyskiba ci conosciamo già, daremo il massimo per trovare la quadra giusta e aiutare il nostro palleggiatore a esprimere il suo miglior gioco. Cosa mi aspetto dal campionato? Spero che sapremo mettere in difficoltà chiunque con un’identità di gioco che ci permetta di stare in campo in ogni momento. Giuliani? Il coach lavora molto sulla difesa, abbiamo appena iniziato ad allenarci con la palla e già la stiamo praticando molto. Le Olimpiadi? Le ho seguite con passione, non solo la pallavolo ma anche le altre discipline. Nel volley ho visto un livello altissimo, c’erano diverse squadre che potevano vincere e faccio i complimenti alla Francia. Vestire l’Azzurro? È un obiettivo per me, lavoro anche per questo”.
“Sono un giovane palleggiatore con tanta energia – si descrive così Meijs – sono entusiasta di essere qui e di lavorare con la mia nuova squadra. Nel mio passato ho giocato anche come attaccante, poi due anni fa Piazza mi ha inserito nella nazionale olandese e mi ha instradato come palleggiatore. Credo che il mio passato da attaccante mi abbia aiutato a sviluppare la battuta come arma a mio favore. De Cecco? Ho sempre ammirato Luciano, soprattutto il suo tocco magico e la sua capacità di alzare in bagher, giocare con lui sarà incredibilmente formativo per me ed è un sogno che si avvera. Cosa mi aspetto dalla stagione? Sicuramente un’annata complessa, dovrò ambientarmi alla Superlega che ha un livello certamente più alto rispetto al campionato olandese, ma darò il massimo in ogni allenamento e in ogni gara per crescere e aiutare la squadra. In questi giorni di allenamento ho già notato tante differenze rispetto alla pallavolo dei Paesi Bassi, mi ha colpito il fatto che ad ogni allenamento ci siano otto o nove persone dello staff accanto alla squadra e questo evidenzia la grande professionalità del club. I miei connazionali e amici Maarten Van Garderen e Nimir Abdel-Aziz mi hanno detto che il club gialloblù è uno dei più prestigiosi, ha tanta storia e mi hanno detto di godermi ogni momento qui”.
Modena Sitting Volley presente alle Paralimpiadi di Parigi con Sara Desini: "Pronta a dare il massimo per arrivare il più in alto possibile"
Modena Sitting Volley sarà presente alle Paralimpiadi di Parigi grazie a Sara Desini, schiacciatrice gialloblù classe ’98 che con la nazionale azzurra parteciperà ai giochi paralimpici nella capitale francese dal 28 agosto all’8 settembre.
“La passione per il Sitting Volley – spiega Desini – è nata tanti anni fa. Ne avevo parlato a scuola ad Olbia con un professore di ginnastica di una sezione diversa dalla mia, ho provato ma all’inizio non mi era piaciuto molto. Dopo il secondo e terzo allenamento, ho cambiato idea e non mi sono più mossa dalla palestra. A Modena mi trovo molto bene, ho disputato parecchie partite e anche l’ultimo anno è andata bene. L’avventura in gialloblù sta proseguendo nel miglior modo possibile, sperando di continuare così anche nel corso delle prossime stagioni. Ora manca poco – continua Sara – al grande appuntamento delle Paralimpiadi, sta iniziando a salire un po’ d’ansia ma allo stesso tempo c’è attesa ed entusiasmo. Noi partiremo leggermente prima per svolgere una settimana di ritiro a Milano, dopodiché da lì partiremo tutti insieme verso Parigi. Rispetto a Tokyo, che è stata la nostra prima volta, adesso siamo più preparate e sappiamo cosa ci aspetta: è la competizione più importante a cui abbiamo mai partecipato, in questi anni ci siamo allenate per arrivare pronte e quindi c’è massima attenzione per restare focalizzate sull’obiettivo da raggiungere e per affrontare al meglio ogni singolo avversario. Vogliamo andare lì e giocare bene, cercando di arrivare il più in alto possibile e di combattere senza mollare mai. Cerimonia d’apertura? A quella di Tokyo ho pianto – conclude Desini -, quindi sarà sicuramente un’altra bella emozione che non vedo l’ora di vivere”.
Primo giorno di allenamenti della stagione 2024/2025
Questa mattina al PalaPanini si è tenuto il primo allenamento della stagione 2024/2025 di Modena Volley, preparazione che proseguirà per la parte aerobica anche alla Polisportiva Saliceta e in piscina al David Lloyd di Modena.
Presenti questa mattina agli ordini di coach Giuliani il palleggiatore Silvester Meijs, gli schiacciatori Tommaso Rinaldi, José Miguel Gutierrez e Jacopo Massari, i liberi Filippo Federici e Riccardo Gollini e i centrali Dragan Stankovic e Riccardo Grue, quest’ultimo aggregato dalla Serie B in attesa del rientro degli altri componenti della prima squadra.
L’opposto Ahmed Ikhbayri raggiungerà la squadra nei prossimi giorni a causa di un problema burocratico, poi il 19 agosto rientreranno il palleggiatore Luciano De Cecco e il centrale Giovanni Sanguinetti, reduci dalle Olimpiadi di Parigi. Il 21 agosto raggiungerà la squadra lo schiacciatore Vlad Davyskiba, momentaneamente impegnato con la nazionale bielorussa, mentre il 30 agosto arriverà l’opposto Paul Buchegger che concluderà le qualificazioni all’Europeo con la nazionale austriaca. L’ultimo ad aggregarsi alla squadra sarà il centrale Pardo Mati dopo l’Europeo Under 20 che si concluderà nei primi giorni di settembre.
Questa mattina hanno parlato il coach Alberto Giuliani, il centrale Simone Anzani e lo schiacciatore Tommaso Rinaldi in vista del prossimo periodo di preparazione atletica.
“L’Olimpiade è stata un torneo di un livello altissimo come abbiamo visto tutti – esordisce Giuliani – le formazioni che sapevamo essere forti si sono confermate senza grandi sorprese. Sia come individualità che come gioco di squadra il livello è stato indiscutibile. Complimenti alla squadra femminile, a Julio Velasco e a tutto il movimento per l’oro, anche la squadra maschile ha espresso un ottimo gioco e sicuramente possiamo essere tutti soddisfatti di quello che abbiamo visto e che vedremo in futuro.
Oggi qui al PalaPanini ricominciamo ad allenarci con entusiasmo per preparare la squadra a esprimere qualità fisica, tecnica e in un secondo momento di squadra. Vogliamo che questa preparazione sia totale, senza sottovalutare alcun aspetto. Che squadra vorrei? Una squadra che capisca in fretta come affrontare emotivamente i diversi fondamentali, una formazione capace di essere a fuoco in tutte le fasi del gioco.
Sarà una stagione più regolare delle ultime, con pochi impegni infrasettimanali, quindi potremo fare una buona preparazione e potremo anche ritoccare eventualmente qualcosa durante l’anno avendo spazio per lavorare tra una gara e l’altra. Abbiamo tanti dualismi in squadra, credo sia un grande stimolo per i ragazzi e sarà un valore aggiunto. Vogliamo riscattare le cose che lo scorso anno non sono andate, ho visto come il pubblico di Modena sa spingere la squadra e voglio che la squadra sappia accendere il tifo”.
“È bello tornare qui – spiega Anzani, in borghese ma presente al fianco dei compagni – essere al PalaPanini è sempre un onore e un piacere. Sono in attesa di avere conferme dal centro medico del CONI per poter riprendere l’attività, in questo momento sono fuori dagli allenamenti e aspetto sviluppi. Sono in attesa di ricevere l’idoneità sportiva, a giorni gli organi del CONI rientreranno da Parigi e vedremo cosa succederà. Dover vivere le Olimpiadi da casa è stata sicuramente una botta, un fulmine a ciel sereno, ma è andata così e non posso farci niente. La mia motivazione rimane altissima, sono sempre positivo e so che qui al PalaPanini troverò grandi soddisfazioni. L’Olimpiade della Nazionale maschile? L’ambizione era quella di salire sul podio, ma dobbiamo considerare che è il quarto anno di fila che siamo al top nel mondo e non era scontato arrivare lì ancora una volta. Faccio tanti applausi ai miei compagni di Nazionale perché hanno dato tutto quello che avevano, quando incontri una formazione come la Francia sai di avere davanti un avversario fortissimo e loro l’hanno dimostrato anche in finale con la Polonia. Con gli Stati Uniti credo che la squadra abbia subito la botta emotiva della semifinale ed è andata così, credo che la medaglia la meritassimo, ma va bene così”.
“Questo periodo di riposo mi è servito per ricaricare le batterie e per riflettere – conclude Rinaldi – voglio cominciare forte per fare una bella stagione e godermi davvero questa città e questo pubblico. Ho parlato coi miei compagni, li vedo già molto focalizzati e siamo carichi per cominciare. Cosa mi è mancato l’anno scorso? Resistere meglio alla pressione avversaria e riuscire ad aiutare sempre la squadra facendomi vedere sempre propositivo, quest’anno voglio migliorare da questo punto di vista. Ci sarà concorrenza nel mio reparto, il posto non è mai garantito e senz’altro giocherà chi aiuta di più la squadra, io sono pronto a dare il massimo. Come ho vissuto l’Olimpiade? Sicuramente era un mio obiettivo essere là, vederla da casa mi ha fatto un effetto positivo, perché è stato bello vedere amici e persone a cui sono legato a Parigi, e negativo insieme. Il quarto posto un po’ brucia, per il percorso degli ultimi anni credo che la Nazionale maschile meritasse la medaglia, ma siamo una squadra molto giovane e il futuro è sicuramente roseo. Ngapeth? È bello vederlo giocare così, quando mette in campo la sua pallavolo è sempre uno spettacolo e sono felice per lui”.
De Cecco e Sanguinetti protagonisti a Parigi 2024, ecco quando e dove seguire i loro match!
Alle Olimpiadi di Parigi 2024, Modena Volley sarà rappresentata dal centrale italiano Giovanni Sanguinetti e dal palleggiatore argentino Luciano De Cecco. Quest’ultimo, oltre ad essere capitano della propria nazionale, sarà anche portabandiera del suo paese nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi. L’Italia di Sanguinetti (inserita nel girone B insieme a Brasile, Egitto e Polonia) esordirà sabato 27 luglio alle ore 13 contro il Brasile, mentre l’Argentina di De Cecco (presente nel girone C con Stati Uniti, Germania e Giappone) debutterà sempre sabato ma alle ore 21 contro gli Stati Uniti. Le partite dell’Italia saranno visibili su Eurosport, Rai e Discovery+, i match dell’Argentina su Eurosport e Discovery+ e probabilmente anche sulla Rai a seconda dei palinsesti.
CALENDARIO ITALIA – FASE A GIRONI
Sabato 27 luglio 2024, ore 13.00: Italia-Brasile
Martedì 30 luglio 2024, ore 9.00: Italia-Egitto
Sabato 3 agosto 2024, ore 17.00: Italia-Polonia
CALENDARIO ARGENTINA – FASE A GIRONI
Sabato 27 luglio 2024, ore 21: Argentina-Stati Uniti
Mercoledì 31 luglio 2024, ore 13: Argentina-Giappone
Venerdì 2 agosto 2024, ore 9: Argentina-Germania
CALENDARIO FASE AD ELIMINAZIONE DIRETTA
Lunedì 5 agosto 2024 – Quarti di Finale ore 9.00; ore 13.00; ore 17.00; ore 21.00
Mercoledì 7 agosto 2024 – Semifinali ore 16.00 e ore 20.00
Venerdì 9 agosto 2024 – Finale medaglia di bronzo ore 16.00
Sabato 10 agosto 2024 – Finale medaglia d’oro ore 13.00
LA FORMULA
Le dodici partecipanti saranno suddivise in tre gironi. Al termine della fase a gironi verrà stilata una classifica generale che decreterà le otto formazioni che proseguiranno il loro percorso olimpico; si qualificheranno alla fase ad eliminazione diretta (Quarti di Finale) le prime due di ciascun raggruppamento più le due migliori terze. Gli accoppiamenti dei Quarti di Finale saranno i seguenti:
QF1: 1 vs 8
QF2: 2 vs 7
QF3: 3 vs 6
QF4: 4 vs 5
Le formazioni vincitrici dei Quarti accederanno alle Semifinali con il seguente schema:
SF1: WQF1 vs WQF4
SF2: WQF2 vs WQF3
Per Modena Volley esordio a Piacenza, alla seconda in casa Grottazzolina e a seguire Perugia, alla quarta si va a Trento
Si è svolta oggi pomeriggio a Bologna, con il sorteggio del calendario, la presentazione della stagione del prossimo anno di Superlega. Modena Volley debutterà a Piacenza il 29 settembre, mentre la prima gara al PalaPanini sarà con la neopromossa Grottazzolina il 6 ottobre, a seguire Perugia sempre in casa e poi trasferta a Trento il 20 ottobre. La quinta giornata sarà con Monza al PalaPanini, a seguire si va a Verona mentre la settima giornata sarà al PalaPanini con Cisterna. All’ottava giornata Modena andrà a Civitanova poi Padova in casa e in chiusura a Taranto, e Milano al PalaPanini. I quarti di finale di Coppa Italia saranno il 29 dicembre mentre la Final Four sarà il 25 e 26 gennaio 2025 a Bologna.
“Esordiremo contro Piacenza – commenta il coach Alberto Giuliani – per questo il pensiero va innanzitutto a quella gara. Le squadre vanno incontrate tutte, non mi soffermerei più di tanto sul quando e come. Adesso ci concentriamo sulla preparazione, dobbiamo eseguirla bene perché abbiamo una squadra in buona parte nuova e dobbiamo creare l’amalgama migliore. De Cecco e Sanguinetti a Parigi? Mi sarebbe piaciuto avere più di due giocatori all’Olimpiade, ma abbiamo loro e questo ha come lato positivo l’avere tutti gli altri già a disposizione fin dall’inizio. Olimpiade? Mi aspetto una bel torneo, l’Italia può essere protagonista”.
Modena Volley piange la scomparsa di Andrea Parenti
Con enorme tristezza Modena Volley tutta ha appreso la terribile notizia dell’improvvisa morte di Andrea Parenti.
Da oltre dieci anni Andrea era una colonna della nostra società, una persona che amava profondamente Modena Volley e chi ne faceva parte, una persona cui era impossibile non volere bene.
Andrea era un grande commerciale, innamorato del suo lavoro, una persona che aveva nel cuore Modena Volley e le persone che con lui lavoravano al PalaPanini. Andrea aveva qui una seconda famiglia, a tutti gli effetti.
Andrea Parenti lascia un enorme vuoto in tutti noi, che in questi anni gli abbiamo voluto profondamente bene.
Alla madre Maria, al padre Renato a tutti i famigliari e alle tantissime persone che gli volevano bene vanno le più sentite condoglianze e un enorme abbraccio.
Ci mancherai tanto Andrea, niente sarà più lo stesso senza di te
Scopriamo Jacopo dentro e fuori dal campo
Jacopo Massari, nato a Parma il 2 giugno 1988, torna a Modena dopo la scorsa stagione vissuta a Catania insieme all’altro neo gialloblù Paul Buchegger. Ha già vestito la maglia gialloblù nel 2016/17 conquistando la Supercoppa italiana e vanta un palmarès importante avendo messo in bacheca trofei come un Campionato italiano, una Coppa Italia, una Champions League ed un Campionato mondiale per club. Andiamo a scoprire ancora meglio Jacopo Massari.
Ciao Jacopo, raccontaci qualcosa di te partendo da dove sei nato e cresciuto
“Sono nato a Parma, ma cresciuto a Salsomaggiore Terme dove ci sono famiglia e amici e dove ho vissuto l’infanzia e una parte di adolescenza fino all’età di 14 anni. Ho fatto tantissimi sport, dal calcio all’atletica, passando per il salto in alto e corsa di fondo. Ho dunque “toccato” diversi sport, fino a quando all’età di 14 anni, per via della pallavolo, ho fatto avanti e indietro da Parma.
Perché hai scelto la pallavolo e a livello di famiglia e amicizie come è cambiata la tua vita grazie a questo sport?
“Ho scelto la pallavolo per due motivi, il primo riguarda mia sorella che giocava a Parma. Andavo spesso a vederla e da lì ho cominciato a vedere il volley come una possibilità di sport. Anche mio padre e mia madre erano legati alla pallavolo e quindi diciamo che in casa nostra si respirava l’aria del volley e dello sport in generale. Il secondo, invece, è stato quando al primo anno di istituto professionale c’era la possibilità di fare pallavolo e chiesi al coach di poter fare un allenamento. Da quel momento è iniziato il mio percorso, iniziato a Parma e proseguito successivamente a Piacenza. Sono stato fortunato perché arrivai in un gruppo di ragazzi incredibili, che ancora adesso sono i miei amici storici. Siamo un bel gruppo che ha fondato l’amicizia con la pallavolo, ormai siamo nella stessa compagnia da vent’anni. Devo ringraziare i miei genitori, mi hanno sempre dato grandi possibilità senza forzarmi in una direzione o nell’altra ed è stato il massimo poter scegliere ciò che volevo e sentivo”.
Se non avessi fatto il pallavolista, che lavoro avresti fatto?
“Quando ho fatto il primo anno di università ho scelto Scienze Motorie, ma in realtà volevo fare fisioterapia perché mia mamma era fisioterapista. Non ho seguito quel percorso in quanto la pallavolo non mi dava la possibilità di fare entrambe le cose in quel momento. Mi sarebbe piaciuto anche il mestiere del carabiniere, dato che l’arma mi ha sempre affascinato”.
Cosa ti hanno lasciato i posti dove sei stato a giocare? Che ricordi hai delle tue esperienze in Bulgaria, Turchia e Francia, senza dimenticare naturalmente che hai vestito le maglie di Civitanova, Piacenza e appunto Modena.
“Le cose che mi porto sicuramente dietro sono diverse, ma la principale riguarda i contatti con le persone. Anche nell’ultima esperienza a Dubai, ho avuto la fortuna di aver incontrato persone incredibili e di aver installato importanti rapporti di amicizia. Ovviamente c’è la difficoltà di mantenerli dal punto di vista reale, ma so che sono amici presenti e disponibili in caso di bisogno. Ciò mi ha arricchito molto, senza dimenticare i paesaggi dato che sono sempre stato attaccato alla natura. Parlo soprattutto di Bulgaria e Turchia, posti meravigliosi. Ogni esperienza sia in Italia che all’estero mi ha lasciato qualcosa, a livello di contatti, persone e amici ma anche dal punto di vista sportivo. I trofei che ricordo con maggiore gioia? La Supercoppa ottenuta a Modena è stato il primo trofeo importante in Italia, ha un valore importante. Dico anche ciò che ho vinto con la Lube, sono stati anni magici in cui ho avuto l’opportunità di vincere e di giocare in un gruppo incredibile”.
Qual è il giocatore a cui ti ispiri/ti sei ispirato e qual è l’avversario più forte che hai incontrato?
“Dico Samuele Papi e William Priddy, due giocatori che ho osservato tanto per ispirarmi dal punto di vista fisico e mentale. Ho avuto la fortuna di giocare per due anni con Papi e vedevo che, nonostante non fosse più giovanissimo, che tipo di attitudine avesse dentro o fuori dal campo. Inoltre, in questo momento ci sono tanti giocatori forti come Yuki Ishikawa e Torey DeFalco, da cui imparare per crescere e migliorare ulteriormente. Da avversario, un giocatore che mi ha sempre impressionato è stato Maksim Michajlov. Ci ho giocato contro diverse volte, mi ha colpito come costanza e alto livello di gioco in ogni tipo di competizione”.
Cosa ti aspetti dalla prossima Superlega e cosa significa per te indossare la maglia di Modena e giocare al PalaPanini?
“Mi aspetto una Superlega tosta e interessante come sempre, alcune squadre si sono rinforzate e altre hanno cambiato e quindi è difficile fare grosse previsioni e avere delle certezze. Sicuramente il livello è rimasto molto alto, noi dovremo trovare presto un’identità dato che ci sono stati cambiamenti importanti in squadra. Sarà fondamentale avere un’identità molto forte sia a livello umano che tecnico, successivamente potremo fissare gli obiettivi e capire dove arrivare. Per me tornare a Modena è sicuramente una grande emozione, non sono più giovanissimo ma penso di avere ancora tanto da dare e ci tenevo molto a tornare qui. Ho voglia di restare ancora ad alti livelli e vivere a pieno la stagione, il PalaPanini suscita emozioni uniche e sarà bellissimo indossare la maglia gialloblù”.
Un tuo punto forte e un punto debole a livello di gioco.
“I miei punti forti sono ricezione e difesa, sono fondamentali che mi piacciono e su cui ho lavorato tanto. Il muro, invece, non è la mia arma preferita e il coach lo sa dato che abbiamo lavorato insieme in Bulgaria. Rispetto a prima sono comunque migliorato, ma si può sempre crescere e sarà interessante lavorarci ancora sopra. Pregio e difetto come compagno di squadra? Penso di essere un compagno molto disponibile sia al dialogo sia al sacrificio a favore della squadra. Il mio difetto è che a volte sono forse troppo rigido in determinate situazioni”.
A proposito di compagni di squadra, ritrovi Buchegger in campo e Giuliani in panchina ma non solo…
“C’è anche Anzani, abbiamo giocato insieme sia in Nazionale che alla Lube. Ci conosciamo molto bene, abbiamo un ottimo rapporto e amicizia. Con Paul, invece, sono stati mesi intensi e belli. Sono contento di averlo conosciuto, di averlo avuto come compagno di squadra e di ritrovarlo qui a Modena. Ci siamo sentiti durante le fasi di mercato, è sicuramente un grandissimo giocatore ma allo stesso tempo una grandissima persona. E’ fondamentale avere ragazzi del genere all’interno della squadra. Ritrovo Giuliani, Stankovic mio capitano alla Lube, De Cecco contro cui ho giocato tante volte e sarà un piacere giocare insieme ma anche Ciamarra dopo le esperienze a Città di Castello e appunto Modena. Gli altri ragazzi li ho conosciuti a Dubai, ho avuto un ottimo feedback con tutti. Non vedo l’ora di ritrovarli nuovamente per poter instaurare un rapporto ancora più profondo”.
Quali sono le tue passioni oltre alla pallavolo?
“Seguo il calcio e sono un tifoso del Milan, pacato e tranquillo senza essere malato e sfegatato. Inoltre, mi piace praticare altre discipline sportive come il golf e ascolto tanta musica. Infine, sto facendo un master con il Politecnico di Milano in Sport Design Management: dopo la laurea in Scienza Motorie ho deciso di fare questo percorso, porta via tanto tempo ma è bello ed è stata una scelta ponderata”.
Piatto preferito italiano e non italiano?
“Per quanto riguarda la cucina italiana, rispondo con un classico: gli spaghetti al pomodoro, se fatti bene sono veramente buoni. Sulla cucina estera, dico il baklava che è un dolce turco. E’ molto calorico e si mangia ogni tanto, ma è uno dei piatti che mi ha più colpito negli anni in cui ero lontano dall’Italia”.
Un saluto ai tifosi gialloblù in attesa di ritrovarsi presto al PalaPanini
“Non vedo l’ora di vedervi numerosi sugli spalti e di sentirvi cantare in ogni partita. Sarà una stagione lunga, avremo bisogno del vostro supporto e attendo con ansia il momento in cui sentirò il primo boato del pubblico nel momento dell’ingresso della squadra in campo”.
Nota della società relativa alle condizioni di Simone Anzani
Come comunicato dalla Federazione Italiana “in seguito agli ultimi accertamenti effettuati, l’Istituto di Medicina dello Sport del CONI ha comunicato la sospensione dall’attività agonistica del giocatore della nazionale seniores maschile Simone Anzani per la necessità di una rivalutazione della situazione clinico funzionale. Il centrale azzurro, che ha lasciato il ritiro, dunque, non potrà prendere parte ai Giochi Olimpici e verrà sottoposto a ulteriori controlli diagnostici per garantire la partecipazione alla stagione agonistica 2024-2025”.
Siamo al fianco di Simone, che in questo momento sta vivendo una situazione molto difficile, siamo al suo fianco come uomo e come giocatore.
La salute di Simone Anzani è la priorità assoluta per Modena Volley. Lo aspettiamo al PalaPanini, per dargli tutta la forza possibile, fiduciosi che dopo tutti gli accertamenti che saranno necessari, possa regolarmente prendere parte alla preparazione per la prossima stagione. Forza Simo.
Scopriamo Ahmed dentro e fuori dal campo
Ahmed Ikhbayri è un opposto libico classe 1996 che nei suoi primi anni di carriera ha girato il mondo. Partito dal proprio Paese di origine, Ikhbayri ha poi collezionato esperienze in Serbia, Slovenia e Corea del Sud, oltre che con la nazionale libica. Ahmed ha la pallavolo nel sangue, viene infatti da una famiglia in cui tutti – a diversi livelli – giocano o hanno giocato al nostro sport.
Ciao Ahmed, raccontaci qualcosa di te.
Ora vivo a Bengasi, ma sono nato a Sebha, una città nel deserto della Libia centro-meridionale. Lì ho passato la mia infanzia, amavo la mia città, poi nel 2013, a 17 anni, mi sono trasferito con i miei fratelli a Bengasi per studiare e per giocare a pallavolo. La nostra è infatti una famiglia in cui tutti praticano o hanno praticato questo sport, compresi mio padre e tutti i miei cugini, diciamo che il cognome Ikhbayri è quasi una garanzia genetica nei confronti della pallavolo. Anche uno dei miei fratelli, Mohamed, è riuscito a diventare un giocatore professionista: oggi è allo Zamalek, squadra egiziana, ma è stato anche nel campionato sloveno in precedenza.
La mia città, Sebha, quando ero piccolo era meravigliosa e la adoravo, poi tra il 2015 e il 2019, anche a causa della guerra civile, era diventata pericolosa. Ora è di nuovo sicura, ma è stata fortemente rinnovata e non mi piace più come prima.
Adesso qui da noi la situazione è più tranquilla, la vita è normale da qualche anno, io torno qui d’estate quando non gioco a pallavolo e riesco a fare tutto con la mia famiglia e i miei amici.
Il periodo in cui la guerra civile era intensa come potete immaginare non è stato facile, mi trovavo in Libia e la vita era dura, ma ora le cose vanno meglio.
Quando sono andato a Bengasi ho cominciato a giocare nell’Al Ahly, una delle migliori squadre del mio Paese. Negli anni successivi anche i miei genitori sono venuti a vivere a Bengasi con noi, adesso d’estate ci vediamo qui ma riesco anche a viaggiare quando non sono impegnato con la pallavolo.
Oltre ai club gioco, infatti, anche nella nazionale libica, con la quale nel 2023 abbiamo vinto la medaglia di bronzo ai campionati africani, un traguardo importante per noi.
Tornando alla pallavolo, ci dicevi che la tua famiglia e il nostro sport vanno a braccetto…
È così: io, i miei fratelli, mio padre, i miei cugini… tutti quelli che portano il cognome Ikhbayri giocano a pallavolo. Anche mio padre è arrivato a giocare in nazionale qualche decennio fa, lui però faceva lo schiacciatore.
C’è un giocatore a cui tu ti ispiri o che ti piace particolarmente?
Wilfredo Leon, Leal, Simon, Juantorena… in generale tutti i giocatori di origine cubana di quella generazione. Quando ero a Sebha e mi stavo avvicinando alla pallavolo la nazionale della Libia aveva un coach cubano, Manuel Torres, che mentre allenava qui ha girato un po’ il Paese. Quando è venuto da noi a Sebha si è fermato un po’ perché era rimasto impressionato dalla qualità dei giocatori che ha trovato lì, è così che mi sono legato a Cuba. Più avanti ho avuto anche io un coach cubano, Pavel Pimienta.
Cosa ti aspetti dal campionato italiano?
Credo che la Superlega sia il miglior campionato al mondo, sono davvero carico e non vedo l’ora di cominciare, è un sogno che si avvera per me.
Io ho giocato una stagione in Serbia, due in Slovenia e due in Corea del Sud. Il primo anno in Slovenia, al Maribor, abbiamo vinto il campionato, quindi il secondo anno abbiamo giocato la Champions League.
Credo che, come livello, il miglior campionato in cui ho giocato sia quello coreano, ma ora a Modena si tratta per me di fare un ulteriore step importante.
Cosa significa per te indossare la maglia di Modena?
È un’emozione indescrivibile, è da quando ero bambino che conosco e ammiro il club gialloblù ed essere arrivato a giocarci è davvero un sogno. Quando ho detto a mio padre che sarei venuto a giocare a Modena era orgogliosissimo di me, chi come lui ha giocato a pallavolo sa bene cosa rappresenta la società gialloblù. Anche i miei amici erano increduli e contentissimi per me, parlando con loro sento che sono elettrizzati quanto me per l’esperienza che farò nel campionato italiano.
C’è qualche altro sport che segui a parte la pallavolo?
Mi piace il calcio, in Italia simpatizzo per l’Inter, e seguo molto anche l’NBA, soprattutto quando si giocano i play-off. Nel basket non posso dire che ci sia una squadra per cui tifo, diciamo che sono un fan di alcuni giocatori come LeBron James, Kyrie Irving e Jimmy Butler.
Se devo dire una squadra preferita dico i Los Angeles Lakers, perché quando giocava ero un grande fan di Kobe Bryant.
Sei mai stato in Italia?
Ci sono stato soltanto un giorno quando ero nel Maribor, siamo stati a giocare in trasferta a Civitanova, ma non ho avuto modo di visitare nulla. Anche per questo non vedo l’ora di arrivare, credo mi piacerà molto l’Italia.
Sicuramente conosco già diverse cose dell’Italia e della sua cultura, anche perché nel dialetto libico alcune parole sono molto simili all’italiano visto il passato del Paese. Ad esempio, le parole “cucina”, “forchetta”, “sterzo” e tante altre si pronunciano in maniera molto simile nel nostro dialetto.
Diverse parole collegate al cibo… qual è il tuo piatto preferito?
I maccheroni, anche in Libia si mangiano, ma anche la pizza. Un piatto tipico arabo che mi piace molto è il cous cous, mia madre fa un cous cous incredibile!
Torniamo sulla pallavolo, dimmi la tua miglior qualità come giocatore e qualcosa su cui invece devi migliorare.
Sono un opposto, credo sia l’attacco la mia arma migliore. Mentre, come molti opposti, devo migliorare i fondamentali di difesa. A Modena voglio crescere come giocatore sotto tutti gli aspetti.
Hai altri hobby a parte lo sport?
Mi piace ballare, ascoltare la musica e cantare per conto mio! I miei generi preferiti sono il rap e l’hip hop.
Fai un saluto ai tifosi gialloblù!
Non vedo l’ora di conoscervi e di giocare davanti al pubblico gialloblù, vi conosco da sempre e sarà un sogno vestire la maglia di un club come Modena!