Leonardo Schianchi è nato a Parma il 24 maggio 2006, si appresta a disputare la terza stagione consecutiva a Modena dopo esser arrivato dall’Energy Volley Parma nella stagione 2022/23. Nell’ultima annata, ha conquistato il titolo di campione regionale Under 19, il terzo posto ai campionati nazionali Under 19 e la salvezza in Serie B. Andiamo a scoprire il giovane schiacciatore modenese, dentro e fuori dal campo…

 

Ciao Leonardo, raccontaci qualcosa di te…

“Sono nato a Parma, successivamente mi sono trasferito a Modena e facevo avanti e indietro con il treno per giocare a pallavolo, sport che ho iniziato a praticare a Parma all’età di 14 anni. Ho scelto la pallavolo per via della scuola, mi piaceva giocarci durante le ore di educazione fisica e alla fine ho deciso di provarci. Per fortuna è andata bene. Frequento il Liceo Scientifico Ulivi a Parma, le mie materie preferite sono quelle scientifiche e quindi matematica, fisica e scienze. Futuro? Mi piacerebbe proseguire gli studi all’università e frequentare il corso di fisioterapia restando così all’interno del mondo sportivo”.

 

In che modo la pallavolo ha cambiato la tua vita?

“Non è cambiata subito. I principali cambiamenti ci sono stati quando ho iniziato a giocare a Modena, un impegno più importante già a partire dai viaggi in treno e dal fatto che stava piano piano aumentando l’attività. Sono comunque riuscito a mantenere i rapporti con famiglia e amici, ampliando le conoscenze anche qui a Modena e quindi sono contento”.

 

Quali sono i giocatori a cui ti ispiri?

“Se penso a Modena dico Tommaso Rinaldi, giovane che nella sua carriera ha avuto sbocco in Superlega dopo aver giocato nelle giovanili gialloblù, mentre in generale mi ispiro a Torey Defalco. Non gioca in Italia, però mi rivedo in lui per quanto riguarda le caratteristiche fisiche”.

 

Che emozione è giocare a Modena e al PalaPanini?

“Indossare la maglia di Modena Volley è sicuramente emozionante, ma anche una grande responsabilità. Bisogna ricordarsi il nome della città e della società che rappresentiamo. Quando sono entrato al PalaPanini ho subito provato una sensazione di disagio per un ambiente nuovo, ma col tempo mi sono abituato ed è un onore giocare in questo palazzetto. Obiettivo? Arrivare il più in alto possibile e giocare una buona stagione sia in Under 19 che in Serie B, poi chissà cosa succederà negli anni successivi…”.

 

Come giudichi la tua esperienza in Nazionale?

“Non mi aspettavo una chiamata in azzurro, ma ho colto l’occasione al volo nonostante sia arrivata da un giorno all’altro. Sono molto felice dell’opportunità che mi è stata data. Sogno? Provare ad entrare nel roster che andrà a disputare l’Europeo”.

 

Punto forte e punto debole, oltre a pregi e difetti come compagno di squadra?

“Il mio punto forte è rappresentato dalla difesa, mentre quello debole riguarda la battuta. Per migliorare devo crescere soprattutto nel lancio che è molto importante ed è il 90% del servizio. Da compagno di squadra mi piace fare gruppo e incitare chi gioca con me, mentre personalmente devo cercare di non abbattermi quando le cose non vanno bene”.

 

Infine, qualche curiosità personale…

“Piatto preferito italiano? Pizza. Piatto non italiano? Sushi. Passioni? Mi piace guardare molto il basket e in particolare l’NBA, oltre ad ascoltare musica e guardare serie tv”.