“Ringrazio i miei genitori, è grazie a loro se oggi sono al PalaPanini, il posto più speciale del mondo. Giocare in nazionale e trovarmi davanti Bruno è stato un sogno, e che emozione conoscere Giani”
Chi è Lorenzo Antonio Pope, quando e dove sei nato e da dove deriva il tuo nome?
Sono nato nel 2001 a Auckland, in Nuova Zelanda, mia madre mi ha chiamato Lorenzo perché le è sempre piaciuto l’attore Lorenzo Lamas, il motociclista di “Renegade”
Come mai hai iniziato a giocare a pallavolo e cosa ti ha affascinato del volley?
Ho iniziato a giocare a pallavolo grazie alla mia famiglia, entrambi i miei genitori sono ex-giocatori, sono cresciuto in una “volleyball house” e me ne sono subito innamorato anche io.
Quale scuola hai frequentato e quando hai deciso che la pallavolo doveva essere il tuo lavoro?
Ho iniziato la scuola in Nuova Zelanda, poi mi sono trasferito a Melbourne (Australia) grazie ad una borsa di studio e da lì è partito tutto. Sono piano piano migliorato e ho iniziato a capire che ci poteva essere l’opportunità per me, di giocare ad alti livelli.
C’è stato un momento in cui hai pensato di lasciare il volley e quanto è stato importante il ruolo dei tuoi genitori?
Ho passato un periodo molto difficile, anche a causa di ritardi burocratici per l’ottenimento del passaporto australiano. La mia famiglia, specialmente mio padre, mi ha convinto a non mollare e gliene sono molto grato. Se non fosse stato per mio padre non mi troverei qui adesso, in questo ambiente meraviglioso.
A che età hai fatto il tuo esordio in nazionale e che ricordo hai della prima partita in maglia australiana?
Ho esordito in nazionale in Brasile, poco prima del mio compleanno contro un giocatore che ho sempre ammirato fin da piccolo, Bruno Mossa De Rezende. Posso dire con certezza che è stata la partita più importante e memorabile della mia vita fino ad ora.
Il tuo idolo è sempre stato Bruno Mossa De Rezende, com’è stato conoscerlo e cosa provi pensando che sarà un tuo compagno di squadra?
Ero veramente nervoso la prima volta che l’ho conosciuto, sapere di giocarci insieme è stata un’emozione incredibile, non trovo nemmeno le parole per descrivere cosa ho provato.
Hai giocato una grande VNL e durante quella VNL è arrivata la firma con Modena, che cosa hai provato?
Inizialmente ero veramente scioccato, un mix di emozioni a ripensare da dove sono partito, non avrei mai pensato di poter arrivare così lontano e avere l’opportunità di giocare nel “tempio” (mi hanno detto che si chiama così).
Sempre in VNL hai avuto modo di parlare con Coach Giani, cosa vi siete detti?
Ha parlato prevalentemente lui, io ero troppo emozionato. È stato un vero privilegio poter parlare con lui ed essere riconosciuto da lui come un suo giocatore.
Sei arrivato a Modena, che città è e come ti stai ambientando?
La cosa più difficile è capire la lingua, ma piano piano migliorerò. Mi piace veramente tutto di Modena fino ad ora, dal centro storico al cibo (la pasta in particolare).
Sei pronto per la stagione 2022/23 e sei pronto a giocare in un PalaPanini pieno di tifosi gialloblù?
Non vedo l’ora di incontrare il pubblico, è un sogno che diventa realtà per me. Avendone sentito parlare tantissimo, non vedo l’ora di indossare la maglia e giocare per questa città.
Manda un saluto ai tifosi di Modena Volley
Non vedo l’ora di vedervi tutti sugli spalti, di condividere momenti indimenticabili insieme a voi e sentire tutta la vostra energia.